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             Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria

  

 I padri Camilliani li incontrate in tutte le missioni del mondo e in non so quanti ospedali (tutti conoscono il famoso Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma). Sono quelli che portano una vistosa croce rossa sull’ abito talare, per intenderci. Hanno una lunga tradizione nella cura dei malati, che risale al 1582, anno in cui San Camillo de Lallis, il loro fondatore, con la sua opera benefica anticipò le istituzioni assistenziali statali, cui le società civili dedicarono la loro attenzione molto più tardi e in Africa chissà quando lo faranno. Io e Dino Azzalin, ormai veterani di volontariato africano, sapevamo che all’ interno del Tabaka Hospital era stato allestito uno studio odontoiatrico, completo delle apparecchiature e dello strumentario più avanzato per l’ epoca. 

Andrea Moiraghi

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               Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria

Proprio qui a Tabaka, più di venti anni fa, i Padri Camilliani di Verona, insieme a tre suore Ministre degli Infermi, presero in gestione il Saint Camillus Hospital, detto più comunemente Tabaka Hospital, divenuto presto punto di riferimento sanitario di tutta l’ estesa regione del Kisjj e ospedale di rilievo nell’ intero Kenya. L’ edificio era stato costruito tre anni prima dalla “Misereor”, benemerita associazione umanitaria tedesca, che aiuta molto le missioni africane; suo è per esempio il nuovo reparto di chirurgia dell’ ospedale  Nkubu.

Andrea Moiraghi

            

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 Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria

La zona è conosciuta per la presenza di cave di pietra saponaria, detta scientificamente steatite e da quelle parti stoney soap, un fragile minerale di scarso valore, con i quale i locali foggiano piatti e statuette dai colori tenui e di pregevole valore artistico: quelle che trovate nelle chiese e nelle case degli africani.

Da qualche tempo ho visto questi oggetti importati anche in Italia, nei negozi di artigianato africano ad esempio e li ho scoperti dieci volte più costosi rispetto al luogo da cui provengono, dove la manodopera di improvvisati artisti intagliatori ha un costo di poco superiore allo zero e serve ad arrotondare i magri proventi dell’ agricoltura.

Andrea Moiraghi

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                        Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria

Non saprei dire se è un bel posto oppure no, ma il fatto di essere così diverso dai paesaggi nostrani,  me lo rende già di per sé stesso piacevole. Il nucleo centrale del paese è costituto da una serie di misere casupole in terra o muratura, qualche bottega costruita con tavole di legno e lamiera ondulata, e un paio di brutti  bar, ammassati intorno all’ ospedale; mentre il resto dell’ abitato si estende sulle colline adiacenti, in una miriade di capanne di fango e paglia. 

Andrea Moiraghi

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                Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria

             Quando una decina d’ anni fa per la prima volta cercai Tabaka sulla mia carta geografica del Kenya, non lo trovai; oggi con internet forse riuscirei a localizzarlo, ma allora di rete globale non se ne parlava. Il motivo era semplice: Tabaka è solo un piccolo villaggio del Kenya occidentale, ubicato nell’ ampia regione del Kisjj, non lontano dal lago Vittoria.

Andrea Moiraghi