mercoledì 28 ottobre 2015

Pole Pole 94







            Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria



L'ambulatorio era fornito di laboratorio per protesi dentarie e Dino, odontotecnico di professione prima della laurea in medicina, non poté far a meno di cimentarsi al banco di lavoro per qualche consiglio da esperto. Ripartimmo quindi alla volta di Nkubu, non prima di aver provveduto a cambiare una ruota forata della nostra Uno, che dopo mille chilometri su quelle strade impossibili stava andando a pezzi. 

Andrea Moiraghi

venerdì 23 ottobre 2015

Pole Pole 93


                                     Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria

Nonostante l' ora tarda, l' accoglienza da parte delle suore fu come al solito squisita. Ci fecero cenare, telefonare a Nkubu e rinfrescare: il solito trattamento da albergo a cinque stelle che ci riservano sempre le suore missionarie.
Il giorno dopo si diede una mano a Sister Lena nell' ambulatorio dentistico, dove l'affluenza dei pazienti superava di gran lunga quella del nostro all’ interno del Consolata Hospital. 

      
     Andrea Moiraghi

mercoledì 14 ottobre 2015

Pole Pole 92





        Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria



Suonammo al cancello del Nazareth Hospital dopo le ventitre ed il guardiano, prima di farci entrare, informò le suore dell' arrivo di due medici bianchi e chiese il permesso per aprire. Evidentemente non avevamo un aspetto tranquillizzante: stanchi per non dire distrutti, inzaccherati e mezzi addormentati, potevamo comprensibilmente tradire le nostre più buone intenzioni

Andrea Moiraghi

venerdì 9 ottobre 2015

Pole Pole 91


Cap. IV    Dal Monte Kenya al Lago Vittoria


Fu agevole e rapido raggiungere la meta con le nostre due nuove guide, anzi tre, perché al milionesimo sobbalzo della nostra auto in quel giorno, sentimmo un vagito e poi un pianto a dirotto. Nella totale oscurità di quei luoghi, noi, sfiniti e affamati, non ci eravamo accorti che una delle due donne portava un neonato sulle spalle, avvolto in una sorta di pareo, come usano fare le mamme in Africa. La “Chicco”, con i suoi porte-enfant colorati, non è ancora arrivata in Kenya, né farebbe molta fortuna fra quella gente. Attaccato il bimbo al seno, si ristabilì l’ auspicata tranquillità.


Andrea Moiraghi