martedì 24 agosto 2021

Pole Pole 387

 

 
 Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

  Il numero preciso degli abitanti che occupano gli slum nessuno lo conosce e il motivo è semplice: non  c’è mai stato un censimento e gli unici dati in nostro possesso derivano da rilevazioni aeree e da ricerche in loco di organizzazioni umanitarie. La sola certezza è che questo numero è in continuo aumento, per lo spostamento inarrestabile di gente dalle campagne alle città, spinte dal sogno di un futuro migliore, purtroppo sistematicamente infranto dalla realtà dei fatti: mancanza di lavoro, fame, salari indecorosi, sfruttamento, Aids, criminalità… 



   Andrea Moiraghi

mercoledì 18 agosto 2021

Pole Pole 386

 


                     Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

“In uno slum trovate qualsiasi tipo di arma”, ci raccontava un giorno Padre Alex Zanotelli”, mi potrebbero far fuori in qualsiasi momento, ma nessuno mi ha mai torto un capello, in questi sotterranei della storia”, così lui ama definire la sua Korogocho. Colgo qui l’ occasione per ringraziare il nostro amico Alex, che si offrì come ostaggio ai banditi proprio in Korogocho, quando tre malviventi rapirono il pulmino con a bordo sei miei colleghi dell’ APA, per portarli in aperta campagna e derubarli di tutto, sotto la minaccia delle armi. Era il 30 dicembre del 1994 e ben ricordo il mio sbigottimento quando appresi la notizia al telegiornale.



Andrea Moiraghi

mercoledì 11 agosto 2021

Pole Pole 385

 


 Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

Pur albergando un’ enormità di persone, questi agglomerati non sono facili da vedere e da trovare, per la loro ubicazione periferica volutamente lontano dalle zone signorili e commerciali. Sorgono su aree quasi sempre abusive, assenti sulle carte geografiche e sui cartelli stradali. Il governo del Kenya le tollera o finge di ignorarle, ma è sempre molto attento a reprimere con la violenza i tentativi di riscatto o ribellione in massa dei loro occupanti. Le risse, i furti, i soprusi e le violenze di ogni genere, che si consumano quotidianamente all’ interno di uno slum, sono invece tranquillamente misconosciute dalle autorità giudiziarie e dalla polizia. Vengono punite dalla gente del posto secondo i dettami di una giustizia ovviamente sommaria o meglio secondo la legge del più forte, che non disdegna ferimenti e uccisioni. E’ capitato che i trasgressori siano stati barbaramente bruciati vivi in pubblico, quale monito per i malintenzionati.

         Andrea Moiraghi 

venerdì 6 agosto 2021

Pole Pole 384

 




                    Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

 In questi squallori vive il settanta per cento degli abitanti della capitale del Kenya, vale a dire più di due milioni di persone che occupano appena l’ 1,5 per cento del territorio urbano.                                                                                Alcune baraccopoli kenyane, per motivi diversi, sono purtroppo famose: Mathere, la prima bidonville del Kenya, con più di cent’ anni di vita, Korogocho, la grande famiglia di Padre Alex Zanottelli e poi Kibera, la più  popolosa, con i suoi cinquecento-seicentomila residenti. Se ne contano però molte altre, quasi tutte localizzate in periferia, sulla riva del fiume Nairobi e negli avvallamenti di fiumiciattoli che attraversano la città.

Andrea Moiraghi