Cap. VI, "Dott. Credo, Grandi "
Se poi
aggiungiamo il mosaico di etnie affascinanti che popolano questa spicchio della
nostra terra, non è difficile convincersi della veridicità di quella storiella
raccontatami dal loquace fratello missionario. E lui il Kenya lo conosceva
bene, perché lasciata la terra dei mulini a vent’ anni , poco dopo l'ultima
guerra, aveva vissuto in Africa il resto della vita, girandola in lungo e in
largo, sempre con il suo vecchio fucile Winchester
sulle spalle. Ogni tanto sparava di
nascosto a qualche gazzella o piccola zebra (in Kenya la caccia è vietatissima
per legge!), per sfamare i piccoli della sua missione, ma ufficialmente quegli
animali erano stati uccisi dal suo Land
Rover in modo accidentale. Non poteva certo raccontare alla gente che
faceva il bracconiere a fin di bene. La polizia, mi rivelava sorridendo, lo
sapeva, ma chiudeva un occhio, magari in cambio di un po’ di scellini o di
qualche pezzo di carne.
Andrea Moiraghi