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                 Cap. VII    Isiolo e le cliniche mobili

Una simpatica gara fra cattolici e musulmani a suon di mattoni, ma fortunatamente la tenzone si esaurisce qui. Infatti in quest’ area le due religioni convivono in assoluta tranquillità, mentre sono frequenti le lotte fra tribù, specialmente Turkana e Samburu, che si rubano animali e donne con una certa disinvoltura.

Essendo l’ area di missione molto estesa, l’ affluenza di pazienti nello studio dentistico fu elevata fin dal primo giorno della nostra riapertura. Il Dott. Giacomo Bartoloni di Firenze prese subito a cuore il progetto odontoiatrico dell’ APA, tanto da coinvolgere un bel gruppo di colleghi toscani, fra cui Federico Ferranti, così entusiasta di Isiolo da decidere di sposarsi proprio qui nell’ agosto due anni fa.

Andrea Moiraghi

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                   Cap. VII    Isiolo e le cliniche mobili

Non dimenticherò mai quel sabato pomeriggio in cui arrivammo per la prima volta a Isiolo: rischiammo di essere infilzati dalla lancia di un pastore Samburu mentre stavamo fotografando i suoi bellissimi cammelli a zonzo per la città, cosa evidentemente a lui non gradita. Fu facile trovare la missione perché visibile già in lontananza, con i suoi duplici campanili, volutamente più alti del minareto dell’ attigua moschea e costruiti in modo tale che se il minareto fosse stato rialzato, i campanili si sarebbero potuti elevare facilmente, per non perdere il record della costruzione più alta di Isiolo.

Andrea Moiraghi 

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                Cap. VII    Isiolo e le cliniche mobili

Nel suo nuovo ambulatorio africano, il Dott. Pianizzola vi aveva lavorato volontariamente per tre anni, prima di lasciare il posto a una dentista inglese che aveva esercitato per altri sei mesi per conto di una associazione umanitaria americana; dopo di che l’ ambulatorio era rimasto chiuso per più di un anno, in attesa di qualche professionista di buona volontà. Io e mia moglie, con Dino e la Dott.sa Cinzia Poddi l’ avevamo “scoperto” nel 1994, su indicazioni del Dott. Romolo Grandi (di lui ho parlato nel precedente capitolo) e lo stesso Dino aveva qui iniziato a lavorare nel settembre del medesimo anno, dopo aver rinnovato lo studio con strumentario e materiale nuovi.

Andrea Moiraghi

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                  Cap. VII    Isiolo e le cliniche mobili

Ad Isiolo l’ APA, quando ancora non esisteva come nome, rilevò un piccolo studio dentistico allestito a fine anni ottanta dall’ odontoiatra torinese Giuseppe Pianizzola, all’ interno della locale missione cattolica, una costruzione immensa, fondata una trentina di anni prima dall’ intraprendente Monsignor Luigi Locati, che si racconta sia giunto qui dal Piemonte con la Bibbia in una mano e il fucile nell’altra, a difesa degli animali, s’ intende.

Andrea Moiraghi

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                 Cap. VII    Isiolo e le cliniche mobili

Con le sue locande chiassose, rallegrate da musica sempre al massimo, con la banca blindata, il posto di frontiera sorvegliato dai militari, gli animali che scorrazzano per le strade polverose e con quel suo caratteristico aspetto di cittadina di confine, Isiolo mi ricorda i film western di John Wayne. In paese di tanto in tanto trovate qualche turista che si organizza per l’ attraversamento del deserto, a volte vestito a tutto punto come un viaggiatore inglese dell’ ottocento. Mi fanno ridere questi novelli Livingstone che vogliono fare gli esploratori dei tempi passati, ma vanno in giro con radio o telefono satellitare nello zaino e ovviamente l’ immancabile telecamera; se potessero porterebbero anche la carabina, ma fortunatamente la caccia in Kenya è vietata ormai da trent’ anni.

Andrea Moiraghi