giovedì 2 dicembre 2021

Pole Pole 401

 


                    Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

Il confronto con il nostro mondo diventava però inevitabile, come diventava difficile anche solo pensare all’ esistenza di una bidonville come quella, all’ interno di un continente qual’ è l’ Africa, dove le bellezze naturali e il fascino di certe tribù non trovano aggettivi adeguati. E intanto eravamo arrivati al Flora Hotel, dove ci aspettava l’ immancabile discussione con il nostro sedicente taxista per il costo della corsa.

             Quella notte mi tornavano in mente le parole di Sami: “La mia casa è lo slum”. Sarà questo il futuro del Kenya?


Andrea Moiraghi

giovedì 25 novembre 2021

Pole Pole 400


 

                      Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

Impossibile darsi una ragione o trovare una spiegazione logica a quanto si era visto, udito, toccato, annusato. Ancora non avevo conosciuto Padre Malley e quella sua frase che sempre mi accompagnerà quando ripenserò e rivedrò immagini come quelle: “E’ inutile, Andrea, qui in Africa certe realtà rientrano in un disegno che dal solo punto vista umano ti risulteranno sempre incomprensibili”. 

Andrea Moiraghi

giovedì 18 novembre 2021

Pole Pole 399

 


                         Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

Si andava a rilento: il traffico era intenso e la nostra auto, un vecchio furgone Wolkswagen assemblato alla buona, con motore giapponese e radiatore di una Mercedes, non poteva correre più di tanto, anche perché dopo pochi metri si era guastato e poteva proseguire solo in prima marcia. E meglio così, perché anche a freni non sembrava ben dotato. Né io né la mia collega avevamo voglia di parlare, supposto che ci saremmo capiti, sentendo il fracasso all’ interno di quel taxi anteguerra.


Andrea Moiraghi

giovedì 11 novembre 2021

Pole Pole 398

 




                           Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

Sopraggiungeva la sera e ci accomiatavamo dalle nostre accompagnatrici e dal folto gruppo di bambini che si erano uniti a noi e a Sami, che si atteggiava ormai a loro capogruppo. Con Rita facevo rientro in taxi (ovviamente abusivo) al Flora Hotel, dove ci aspettavano Dino e una sua collaboratrice di studio, con i quali il giorno seguente saremmo partiti per Nkubu.

Andrea Moiraghi

venerdì 5 novembre 2021

Pole Pole 397

 


                   Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

            All’ improvviso udimmo le urla disperate di un bambina piangente, che poi vedemmo correre all’ impazzata, rincorsa a breve distanza da una ragazza più grande (la sorella, mi riferirono poi) che cercava di malmenarla e percuoterla con un bastone di legno o forse con una spranga di ferro. Spintonandoci violentemente, tutte e due passarono di corsa davanti a noi, mentre la gente gridava e sbucava da ogni dove, rendendo l’ evento drammatico e per me carico di ansia e paura. Temetti il peggio, ma le vidi poi entrare in una baracca al fondo del viottolo e l’ alterco in un attimo si ricompose, lasciando il posto a un silenzio incerto.


Andrea Moiraghi

venerdì 29 ottobre 2021

Pole Pole 396





 

          Cap. XI    La mia casa è lo “slum”

              Mi pareva impossibile che nessuno facesse nulla per questa gente e allora non mi passava neppure per la testa che, grazie soprattutto all’ amico odontotecnico Roberto Bassano di San Mauro Torinese e allo stesso Padre Masino, poco tempo dopo l’ APA avrebbe allestito un ambulatorio dentistico nel dispensario di Kahawa, a fianco dello slum di Soweto, come è raccontato nel quinto capitolo di questo libro.

Andrea Moiraghi

martedì 19 ottobre 2021

POLE POLE 395

 


                  Cap. XI    La mia casa è lo “slum”


E così la maggior parte della gente viveva (e oggi la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata) attanagliata dalla fame e dalla criminalità, in condizioni igieniche spaventose e con l’ incubo quotidiano dell’ Aids, mentre il governo kenyano e il resto del mondo stavano a guardare, come se a loro andasse bene così. In fin dei conti il Kenya benestante vive e prospera grazie alla manodopera a basso prezzo reclutata negli slum, dove l’ erogazione di servizi pubblici (acqua, luce, strade, assistenza medica…) per lo Stato non ha costi, perché semplicemente non esiste. Si potrebbe dire che le baraccopoli siano ormai una parte integrante dello sviluppo di questa nazione, perfettamente inserite nei suoi cicli produttivi e ottimamente funzionali alla sua economia.

Andrea Moiraghi