giovedì 28 maggio 2020

Pole Pole 323









                            Cap. IX    Bilacha di Merti 

“Anche lei con questi shifta. Hai sentito Rik? Ma cosa vuole che mi facciano? Che mi rubino le quattro scartoffie che ho con me o i miei vestiti sporchi? Per mal che vada, si porteranno via la macchina fotografica; e se la tengano!” E mi mostrò un vecchio apparecchio, penso di fabbricazione russa, data la marca scritta in caratteri cirillici, a me incomprensibili. Mentre Malley se la rideva, io non chiesi più altro, visti i toni abbastanza seccati del mio originale interlocutore, che continuando a vivere da solo in mezzo alla savana sembrava aver perso, se non proprio la testa, sicuramente la buona educazione.

Andrea Moiraghi 

venerdì 22 maggio 2020

Pole Pole 322

Cap. IX    Bilacha di Merti


Ma siccome da quelle parti la gente era poca, spesso saltava i pasti e dormiva sotto una pianta con la sola compagnia di Rik, il brutto cane nero che lo seguiva, anche lui stecchito come il suo padrone. Per lavarsi non so come facesse e non osai chiedere, ma gli olezzi che aleggiavano intorno a lui e al suo compagno di viaggio, mi suggerivano la risposta.
“Ma mi scusi, non ha paura a bazzicare in solitudine col suo Rik in queste distese sconfinate, con quaranta gradi all’ ombra, senz’ acqua, con animali non proprio mansueti e poi soprattutto con gli shifta che fanno razzie?”, gli domandai incuriosito, mentre lui e il suo cane prosciugavano la mia borraccia senza lasciarmi più un goccio di acqua.

Andrea Moiraghi

giovedì 14 maggio 2020

Pole Pole 321






Cap. IX    Bilacha di Merti


Era un professore di lettere australiano, docente di glottologia all’ Università di Sidney, che stava effettuando uno studio comparativo sulle lingue cuscitiche e nilotiche, proprie di queste zone del Kenya, o almeno così ci riferì. Se ne andava in giro tutto solo e per il cibo e il riposo si affidava alla benevolenza dei pastori; così poteva conoscere davvero bene il loro idioma, ci tenne a sottolineare.

Andrea Moiraghi 

venerdì 8 maggio 2020

Pole Pole 320


                            Cap. IX    Bilacha di Merti 


Due giorni dopo me ne ripartivo da Merti insieme al mio amico Malley, diretto all’ aeroporto Nairobi, dove l’indomani sera mi sarei imbarcato per l’ Italia. Questa volta sul nostro fuoristrada viaggiavano non so quanti bambini e un paio di anziani, tutti malati che necessitavano di cure o esami presso l’ ospedale di Wamba, dove Padre Malley li avrebbe trasferiti il giorno seguente. A metà strada circa incontrammo un bianco polvere rossa e imbrigliato da fitte tele di ragno; ragni africani, intendo, ben più grandi dei nostrani. Inoltre al dispensario non arriva corrente elettrica ed è quindi inutile ogni tentativo di utilizzare al meglio quel bel regalo, se non come poltrona odontoiatrica fissa, da tempo bloccata con lo schienale nella medesima posizione.

Andrea Moiraghi