venerdì 18 dicembre 2020

Pole Pole 354

 


                                                     Cap. X   Embul Bul  

Nessuna guerra è stata mai intentata col fine di sottrarre milioni di bambini alla morte per malattie, peraltro debellabili con i soli antibiotici. Si pensi all’Angola, al Sudan, al Mali, al Ruanda, all’Etiopia e a tante altre nazioni africane: nessuno si sogna di rovesciare o solo contrastare governi impegnati più in diatribe interne che a risolvere i problemi della fame.

Di sera, durante le mie pause di lavoro, leggo su “Nigrizia”(il mensile dei Missionari Comboniani, n.d.r.) le ultime statistiche: ogni bombardamento in Afghanistan costa 17 milioni di dollari. Dieci incursioni al giorno fanno qualcosa come 170 milioni di dollari in bombe, che oltre a distruggere lasciano una scia di terrore e di sangue per intere generazioni. Il congresso USA ha stanziato quest’anno 500 milioni di dollari contro i 300 dell’anno scorso. Se aggiungiamo i 250 milioni di dollari per le spese militari in Europa, arriviamo a 750 milioni di dollari, che l’Occidente investe per combattere quei terroristi che sono riusciti a metterlo in ginocchio, dirottando due aerei e facendosi beffe dei sofisticati sistemi d’allarme e di difesa.


Andrea Moiraghi

venerdì 11 dicembre 2020

Pole Pole 353





                                   

                                                  Cap. X   Embul Bul                                                                     

Le spiagge di Malindi e Mombasa erano pressoché deserte, soltanto Lamu, isoletta un tempo molto frequentata, resisteva ai timori della guerra. Con la collaborazione di altri due volontari, Manuel di Varese e Brigida di Firenze, in due settimane di lavoro, curammo poco meno di duecentocinquanta pazienti, per un totale di circa trecento prestazioni odontoiatriche. Qualche migliaio di chilometri più in là, una guerra, un’altra guerra di cui tutti parlavano, faceva centinaia di morti. L’Afghanistan, in fondo, non è tanto diverso dall’Africa: stessa arretratezza, stessa miseria, stessa fame.

Andrea Moiraghi

giovedì 3 dicembre 2020

Pole Pole 352

 

                           Cap. X   Embul Bul    

Le funzioni religiose erano molto seguite. Nella notte di Capodanno, coloratamente addobbata, la chiesa sembrava una discoteca, con canti, musica e balli. Una indimenticabile festa, con la gente accorsa anche dai villaggi vicini.

A Kevin devo, oltretutto, la conoscenza del più gustoso whisky irlandese che abbia mai bevuto. Trascorsi con lui sere di autentica fratellanza, dove sentivo la grande presenza di Dio, il Dio dell’uguaglianza e della purezza, ma anche il Dio delle valli, degli altopiani, il Dio delle promesse o degli elefanti, .il Dio di tutti quelli con cui condividiamo la splendida esistenza.

Gli attacchi alle torri gemelle di New York,.la paura, l’incertezza dei voli, l’insicurezza, il fallimento di alcune compagnie aeree, avevano reso deserti gli aeroporti, ridotto la partecipazioni di volontari alle nostre missioni e messo in crisi il turismo sulla East Coast del Kenya.    

Andrea Moiraghi