giovedì 30 novembre 2017

Pole Pole 197






                       Cap. VI,    “Dott. Grandi, I suppose."

Ci salutammo con una calorosa stretta di mano, a cui seguì un commuovente abbraccio, inconsueto fra un docente universitario e un discente….ma qui eravamo in Africa. Senza preamboli, ci demmo spontaneamente del tu, come è consuetudine fare fra volontari, pur di diversa età. Conobbi anche la sua giovane moglie AnnaMaria, che l'aiutava come assistente dentale, più malata di Africa di me e lui insieme.

Andrea Moiraghi

venerdì 24 novembre 2017

Pole Pole 196

                          Cap. VI, "Dott. Grandi, immagino. "

Era anche iniziato a piovere un dirotto, per l'immensa felicità di quei bambini, un po 'meno per me e Chiara, La giornata non faceva certo presagire pioggia, ma non immaginavamo che nelle zone montane intorno all 'equatore il tempo cambiasse così repentinamente.
            Sotto quella doccia, con tariffa elegante e distaccato, tutto in inglese, mi avvicinai sommessamente al mio collega e non potei fare a meno di pronunciare la fatidica frase:
"Dott. Grandi, suppongo!".
           Lui credo non capì anche cosa io gli avessi detto, perché di inglese ne mastica poco (spero non ne abbia un maschio), ma riconosciutomi dietro le sue lenti spesse e bagnate di pioggia, con fare tutt'altro stile inglese, mi disse:

            "Ma che ci fa lei qui?".


Andrea Moiraghi

giovedì 16 novembre 2017

Pole Pole 195









Cap. VI,    “Dott. Grandi, I suppose."


      Intanto vedemmo giungere il Romolo Grandi e sua moglie su un moderna e lussuosa jeep, di proprietà di un commerciante indiano della zona. Gli indiani del Kenya, per motivi storici, detengono buona parte della grande distribuzione ed economicamente se la passano abbastanza bene, tanto da potersi permettere costose automobili.

Andrea Moiraghi

venerdì 10 novembre 2017

Pole Pole 194

Cap. VI, "Dott. Credo, Grandi. "   
            
L 'ho fatto anch'io, ma oggi se posso preferisco regalar loro qualcosa in cambio di un piccolo servizio o di qualche aiuto: non avrei sentito certo meglio regalando caramelle, il cui acquisto non avrebbe minimamente il mio pocket e sarebbe solo favorire l 'insorgere di carie. Si può dissentire; perché non regalare solo un attimo di felicità a questi bambini, sostenga qualcuno?
A questo proposito ricordo cosa mi disse una volta il figlio quattordicenne di Fathuma, nostro nurse dello studio di Isiolo: "Noi non siamo scimmie", per te saremo poveri, ma non siamo monke. Lui era un ragazzino intelligente e dignitoso: non gradiva ricevere caramelle dai bianchi di passaggio a Isolo, tuttavia non disdegnava soldi. 

Andrea Moiraghi
             

giovedì 2 novembre 2017

Pole Pole 193






              Cap. VI,    “Dott. Grandi, I suppose."

 Si accontentavano solo di una caramella, ma facevano un doppio errore, perché io padre missionario non sono e caramelle non ne avevo neanche una e neppure mia moglie.Dispensare caramelle ai bambini africani, a destra e manca, magari con fare buonista, per quietare la propria coscienza o per accattivarsi le simpatie dei bambini, può essere un utile espediente, come del resto fanno molti turisti. 

Andrea Moiraghi