mercoledì 29 aprile 2020

Pole Pole 319




                         Cap. IX    Bilacha di Merti 



Ancora una volta mi rendevo conto che la scolarità, anche solo elementare, in Africa è importante quanto il pane. Se non si è capaci di leggere e scrivere, non si hanno dignità, aperture mentali, tanto meno nozioni che indichino verità e alternative: bisognerà sempre capitolare di fronte al più forte. I poveri genitori di Bilacha, totalmente illetterati, ignoravano che gli atteggiamenti e le pratiche di quel sedicente guaritore erano vuote di qualsiasi fondamento logico e scientifico. E si privavano persino dei loro pochi soldi per quel disgraziato!

 Andrea Moiraghi

venerdì 24 aprile 2020

Pole Pole 318

 

                          Cap. IX    Bilacha di Merti 

“Era uno sciamano, si spacciava per un guaritore africano, ma in realtà un grande impostore. Con tutta quella messa in scena sosteneva di cacciare gli spiriti maligni, responsabili del male di Bilacha, il tutto ovviamente dietro lauta ricompensa. Bazzica da queste parti da anni e ogni tanto gli va anche bene: il malato guarisce spontaneamente e così la gente pensa sia avvenuto grazie al suo intervento. Come puoi combattere una malattia se le armi sono l’ ignoranza, la disperazione, l’ impostura? E d’altra parte quali sono le alternative valide, se non ci sono medici, farmaci e ospedali?”.

Andrea Moiraghi

giovedì 16 aprile 2020

Pole Pole 317





                   Cap. IX    Bilacha di Merti 

“E’ inutile, Andrea, qui in Africa certe realtà rientrano in un disegno che dal solo punto vista umano ti risulteranno sempre incomprensibili”. La frase è arzigogolata nella traduzione italiana, ma piena di verità e dopo tanti soggiorni in quel continente, impotente, mi sento di confermarla appieno.Ma una cosa volli sapere da lui. Chi era quel vecchio che la sera prima, davanti alla capanna di Bilacha, gesticolava con foglie e rametti in mano.

Andrea Moiraghi

giovedì 9 aprile 2020

Pole Pole 316


                              Cap. IX    Bilacha di Merti 


Quello stesso Kenya, in genere solo sempre venduto dai media, come “paradiso per il turista, eden per i naturalisti, coacervo di affascinanti tribù primitive, splendida terra di contrasti naturali…”, sì, proprio “Il paese dove i sogni diventano realtà”, come riporta un dépliant turistico qui sulla mia scrivania. Fosse vero! Così smetteremmo di andare a curar denti. E di contrasti ce ne sono altroché, ma molto meno poetici di quelli naturali.
Impressionato e ammutolito davanti a una perdita così prematura e così evitabile in un paese occidentale, quel pomeriggio me ne rimasi a lavorare taciturno in ambulatorio, fino a sera. A cena il discorso cadde su Bilacha e il mio amico, vistomi ancora scosso, mi consigliò di non pensarci troppo.

Andrea Moiraghi

giovedì 2 aprile 2020

Pole Pole 315







                           Cap. IX    Bilacha di Merti 



Inevitabile diventava il confronto con la sanità del nostro paese, imparagonabile per efficienza, eppur sempre nel mirino di facili e spesso ingiustificate critiche. Il giorno dopo, il sospetto diagnostico della esperta infermiera venne confermato al microscopio, ma la diagnosi fu di scarsa utilità: poche ore dopo Bilacha spirò. Così si muore in Kenya all’alba del terzo millennio. 

Andrea Moiraghi