giovedì 28 novembre 2019

Pole Pole 298






       

                            Cap. IX    Bilacha di Merti 


Tanti hanno provato a descrivere lo stato d’ animo che ci prende quando sperimentiamo il deserto. Devo all’ amico Malley questa indimenticabile esperienza e nemmeno provo a raccontarla, perché fu così intensa da superare ampiamente la mia capacità di scrittore. Tanto meno voglio scrivere di un tramonto sul deserto, perché sarebbe un inutile tentativo di tradurre in prosa uno spettacolo che non può essere reso a parole: la luce, i colori, il silenzio, la sensazione di immensità e tutta l’atmosfera così piena, non possono essere raccontati e neppure dimenticati. Li lascio quindi immaginare al lettore.

Andrea Moiraghi

venerdì 22 novembre 2019

Pole Pole 297

                                       

                           Cap. IX    Bilacha di Merti 


Qui ho nuovamente avuto la reale e inaspettata sensazione di essere anni luce lontano dal nostro vivere occidentale, sotto tutti i punti di vista e in tutti i sensi.

Al termine del mio ambulatorio, durante il quale potei soltanto eseguire estrazioni dentarie, in condizioni operative un po’ precarie, Padre Malley mi venne a prendere con la sua Toyota; era quasi l’ imbrunire. Sin dal giorno prima aveva promesso di portarmi a vedere il deserto del Calbi Merti, che dista solo una trentina di chilometri dal villaggio di Merti, in direzione della Somalia: lo scenario sarebbe stato mozzafiato anche per lui, che pure da quelle parti era stato più volte, perciò volentieri mi avrebbe fatto da guida.

Andrea Moiraghi

giovedì 14 novembre 2019

Pole Pole 296






                           Cap. IX    Bilacha di Merti 



Ancora, non finirà mai di colpirmi e vorrei dire commuovermi, la straordinaria gentilezza e la dolcezza di questa gente così mite (non per nulla il termine borana significa “persona amica e gentile”), oltre che la loro resistenza al dolore. Con sincero stupore, posso dire che non aver mai sentito a Merti un lamento da parte di un paziente, anche bambino, o visto un gesto di insofferenza oppure una lacrima.

Andrea Moiraghi 

venerdì 8 novembre 2019

Pole Pole 295

                           Cap. IX    Bilacha di Merti 


Ma questi a volte non si fa vedere per lungo tempo, come accadde per esempio alla fine degli anni novanta, quando noi dell’ APA non potemmo raggiungere Merti per mesi e mesi, a causa delle strade distrutte dal Niňo e per i troppo frequenti attacchi banditeschi. 
Che dire poi delle tante stupende ragazze, che dalle nostre parti sarebbero subito reclutate a caro prezzo da qualche agenzia pubblicitaria per la loro rara bellezza (a volte mezza nascosta da un velo sul viso) e che finiscono invece, ancora minorenni, come mogli di uomini più anziani, perché così vuole la tradizione? Sister Bertha, una suora della missione, mi raccontava che queste ragazze vivono un esistenza tutt’ altro che felice. Vengono circoncise in tenera età, perché diversamente sarebbero considerate orfane o meticcie, prive di dignità e soprattutto non sposabili, così in queste zone avrebbero poche speranze di sopravvivere, perché le scarse risorse qui sono legate alla presenza di un uomo con una qualche attività più o meno redditizia. La donna non sposata o sterile da queste parti sarebbe infatti persa e quindi accetta di buon grado di rimanere incinta del proprio marito, magari già con moglie, ma almeno lei può contare su una qualche attenzione e soprattutto non rimanere senza cibo.

Andrea Moiraghi