Il
lettore che già fosse a conoscenza di queste emergenze sociali o fosse stanco
di resoconti negativi, può saltare questo capitolo, che sta soltanto a
completare precedenti pagine già intrise di ”drammaticità africana”, seppur
prive di descrizione su queste nuove realtà. Solo gli amici Massimo e Dino ne
fanno qualche accenno.
Entrambi i fenomeni sono ben conosciuti agli “addetti ai lavori”: sacerdoti, volontari, missionari, operatori di organizzazioni umanitarie e presumo che il lettore ne abbia sentito parlare, seppure a livello di mass media si tenda a ignorarli, per non dire a nasconderli.
Andrea Moiraghi