giovedì 26 novembre 2020

Pole Pole 351





 

                           Cap. X   Embul Bul                                                                     

Tutto questo sarebbe stato però impossibile, se la SMA (Società Missioni Africane) non avesse inviato un uomo dalle insolite capacità affabulatorie e di eccezionale concretezza: Kevin Mc Garry, irlandese, giovane e dinamico parroco di Bul-Bul. Col sostegno degli abitanti, aveva costruito dal nulla la chiesa, cominciando dall’edificio per l’assistenza medica. Liliana ne era orgogliosa.

Andrea Moiraghi


venerdì 20 novembre 2020

Pole Pole 350

 

                             Cap. X   Embul Bul     

                                                    

Nelle nostre lettere, nei nostri incontri in Kenya durante missioni di volontariato, con Liliana l’argomento ricorrente era il dispensario sanitario. Sognavo di vederlo realizzato con annesso studio dentistico, dove insieme avremmo potuto continuare a donare la nostra professionalità a sollievo dei poveri. Nel giro di due anni e con l’aiuto di tutti, amici, parenti, pazienti di vecchia e nuova data, si riuscì nell’impresa di progettare e costruire il dispensario e il gabinetto dentistico. Nel primo anno di lavoro contammo più di settemila pazienti.



            Andrea Moiraghi

giovedì 12 novembre 2020

Pole Pole 349






 

                          Cap. X   Embul Bul                                                                     

E proprio nel continente nero ci eravamo lasciati con Liliana all’inizio di un percorso e, anche se in modi diversi e per strade opposte, ci eravamo avviati verso una luce alla quale non avremmo mai più rinunciato. E ora mi ritrovavo sulla sua traiettoria, sull’altopiano più bello, a una quota dove l’aria è ancora più sottile, dove una mano bianca ne stringe una nera non per rapinare, non per catturare schiavi, ma per partecipare a un progetto di solidarietà tra popoli.

Andrea Moiraghi

venerdì 6 novembre 2020

Pole Pole 348

 

                            Cap. X   Embul Bul  

Sostengono che gli africani non dicono mai grazie per ciò che si fa: ma di che cosa dovrebbero ringraziarci se per secoli li abbiamo trattati come scimmie, come esseri inferiori da depredare? E dove risiede questa pretesa inferiorità, in quale alveo del nostro cervello s’annida la differenza tra bianco e nero?

L’Africa mi colma la vita, la riempie dei suoi spazi, della gente che mi accoglie e che lascio sempre con rimpianto. L’Africa è nella mia casa, in mio figlio in mia moglie, negli amici, nel mio lavoro, nella mia preghiera. E che dire del sole africano? Ogni cosa, ogni realtà, ogni incontro, molta della mia felicità scaturiscono dal suo fulgore. Di notte qui il cielo stellato è per me un oceano di scintille. In nessun’altra parte del mondo il firmamento mi appare di una bellezza così sconvolgente.

Andrea Moiraghi