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                 Cap. VII    Isiolo e le cliniche mobili

Alla vista, Isiolo appare come un grande e colorato mercato all’ aperto, dove un miscuglio di affascinanti tribù Somale, Turkana, Samburu, Borana e altre ancora, si affaccenda in acquisti e scambi di mercanzia dall’ alba al tramonto. Rappresenta l’ ultimo grande centro abitativo e commerciale, oltre il quale si apre lo sconfinato nord di deserto e savana, dove non esistono più distributori di benzina, banche, uffici postali e i negozi veri e propri sono pochi, se si escludono quelli di Marsabit; quasi un altro mondo, dove la storia appare ferma a un secolo fa.

Andrea Moiraghi

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                Cap. VII    Isiolo e le cliniche mobili

All’inizio della savana che caratterizza gran parte del paesaggio settentrionale del Kenya, segna il termine della lunga e malconcia strada asfaltata proveniente da Nairobi e l’inizio della pista in terra e pietre, che con i suoi cinquecento chilometri porta in Etiopia e in Somalia. Tipica cittadina di frontiera, non poteva mancare del posto di blocco sulla strada principale, dove si prenota la scorta di polizia per il transito al nord;. precauzione prudente e in certi periodi obbligatoria, come avvisa un cartello tutto arrugginito e piegato dal vento, spesso violento da queste parti. 

Andrea Moiraghi

Pole Pole 206

                Cap. VII    Isiolo e le cliniche mobili

 

Il nord del Kenya, esteso più di mezza Italia, ma con meno di un decimo della sua popolazione, è un’ immensa regione aspra e selvaggia, di tale sorprendente bellezza che le parole non trovano riscontro e la cittadina di Isiolo, definita “Porta del nord", ne anticipa lo scenario.

Isiolo è un grande villaggio appena sopra l’ equatore, così unico da affascinarmi tutte le volte che qui faccio ritorno, ovvero ogni anno. Situato in una zona secca e stepposa.

Andrea Moiraghi