venerdì 1 febbraio 2019

Pole Pole 256

                       Cap. VIII    Wamba, tra i Samburu

Bambini, giovani, adulti e anziani costantemente in guerra, in lotta per la sopravvivenza propria e dei propri cari; in attesa di qualcosa, ma non un’attesa colma di speranza, un avvento, bensì l’attesa di chi sa che il proprio imminente destino è quello di cadere dal ramo come foglia nel vento autunnale.
             Per fortuna il Kenya non mi ha lasciato solo ricordi tristi. Nonostante la durezza della vita le persone che non versano in gravi condizioni, sono generalmente molto allegre e gioviali. Sorridono e ridono molto volentieri, di una risata larga e cristallina che illumina il viso scuro, come una fila di lampadine accese nella notte. Cantano e danzano con estrema facilità; ovunque senti musica proveniente da radioline acquistate con fatica. Intonano i loro canti e li accompagnano con il movimento ritmico e inevitabile del loro corpo; noi cantiamo e stiamo fermi, loro cantano e si muovono con una naturalezza invidiabile e una partecipazione profonda a ciò che stanno facendo. 

Andrea Moiraghi

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