Cap. V
Kahawa, caffè amaro
Il deserto della Nubia
prima, ed il lento risalire il Nilo Bianco poi, hanno fissato un’impronta
indelebile nella memoria che ancora oggi continua a costituire il substrato di
quella profonda nostalgia che provo quando penso all’Africa.
Devo all’amico scomparso
Andrea D’Anna quest’infatuazione, nata da innumerevoli momenti passati ad
ascoltarlo nei racconti delle sue peregrinazioni in quel continente in anni in
cui viaggiare significava ancora raggiungere paesi lontani.
Andrea Moiraghi
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