venerdì 16 novembre 2018

Pole Pole 246

                     Cap. VIII    Wamba, tra i Samburu


Le donne, ci raccontò la suora, qui non contano nulla, quasi mai frequentano la scuola e portano su di sé il peso di tutta la famiglia, così non hanno mai tempo di riposarsi. Erano belle e a loro modo eleganti; avevano corpi longilinei coperti con stoffe dai colori vivi, i capelli cortissimi e portavano vistose collane multicolori che scendevano lungo il collo e in base alla loro grandezza, venni a sapere, sono indice di fertilità. Il loro destino, continuò la nostra amica, purtroppo non conosce e non ha mai conosciuto dolcezze o amorevoli attenzioni, poiché sin da giovanissime vengono vendute a un marito, spesso più anziano, che devono servire con sottomissione insieme alle altre mogli, per tutta la vita. E allo stesso tempo devono occuparsi dei figli, della capanna, degli animali e della terra, in pratica di tutti i compiti più pesanti che gravano sulla famiglia. Altro che essere considerate “l’altra metà del cielo” o  simili amenità.
           Sister Giovanna Pia ci spiegò che solo gli uomini e in particolare gli anziani, detengono il potere all’interno del clan. Tramandano le tradizioni ancestrali, come la circoncisione delle bambine, barbara usanza per noi, ma qui ancora praticamente obbligatoria e accettata senza problemi.

Andrea Moiraghi

Nessun commento:

Posta un commento